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    Lago di Barrea

  • Chi visita Barrea, oggi, lo fa conoscendo già il suo Lago e la bellezza dei suoi paesaggi e scorci.
    La presenza del lago favorisce, soprattutto nel periodo estivo, l’arrivo di visitatori che qui possono approfittare di acque calme e prive di correnti per praticare il nuoto, il canottaggio, la nautica. La bellezza naturalistica del sito incoraggia gli appassionati della montagna. Dietro la meraviglia della montagna riflessa nel lago, però, c’è una storia che parte da molto lontano.

    Il Lago di Barrea, di forma lunga e irregolare, è un invaso artificiale che spazia dall’abitato di Barrea a quello di Villetta Barrea. I lavori di costruzione, dopo un lungo conflitto tra l’Ente Parco Nazionale d’Abruzzo e le autorità governative dell’epoca, iniziarono nel 1948 per concludersi nel 1952.
    Il Lago si insedia al posto di un’ampia valle, un tempo solcata, per la sua intera lunghezza, dal fiume Sangro, i cui argini delimitavano terreni agricoli molto fertili, che favorivano la seminagione e la coltivazione di frutta.
    Prima che l’acqua invadesse la conca, essa ospitava numerosi opifici, case coloniche, una taberna per il ristoro situata sul tratturo, quattro mulini, una gualchiera (per la lavorazione di lana e pelli), una centralina idroelettrica, due caseifici, una pincera (fabbrica di mattoni e coppi) e un lanificio. Erano presenti anche il cimitero e la Chiesa di S. Maria delle Grazie o della Baja, una cappella settecentesca della SS. Trinità, una vasta necropoli risalente al periodo tra il IV e VI secolo a.C.

    Dopo la realizzazione del lago si è aperto un nuovo e straordinario scenario: il lago riflette i monti che circondano il paese ed il cielo, dando vita ad un suggestivo paesaggio, che assume diversi colori dall’alba al tramonto nelle diverse stagioni dell’anno.

    Le acque del lago accolgono uccelli migratori, uccelli acquatici come l’airone cenerino, l’anatra selvatica e la folaga, pesci d’acqua dolce come la trota. Cervi ed orsi discendono dai monti circostanti per abbeverarsi o cercare cibo: non è raro, soprattutto in primavera e autunno, che un cervo attraversi il lago a nuoto.