L’Orapo (Chenopodium bonus-henricus) è uno spinacio selvatico di montagna che cresce in prevalenza in alta quota fino a 2.000 metri e da secoli viene raccolto pazientemente a mano.
Prima di salire si guardano le montagne da sotto, si osserva la neve, il cielo e le temperature perchè non deve fare ancora freddo e bisogna salire prima che arrivi il caldo, quando il manto bianco della neve comincia a ritirarsi. Solo in quel momento si possono raggiungere gli stazzi, tra i pascoli delle pecore, dove il suolo è ricco di azoto e di nitrati.
I passaggi delle greggi concimano la terra e fanno nascere l’orapo, la verdura del freddo e questo spiega il suo nome tedesco dieiszichorie, cioè cicoria del ghiaccio, nonostante non sia parente della cicoria bensì degli spinaci.
L’orapo è una pianta ricca di ferro e di vitamina C e le si riconoscono straordinarie proprietà. Le foglie e i germogli possono essere lessati e gustati come contorno, ma anche accompagnati a legumi, orapi e fagioli, o “pasta povera” a base di acqua e farina come gli gnocchetti.
Qui a Barrea, ogni estate, dedicano a questa verdura selvatica una sagra che consigliamo di non perdere!